IL DUBBIO
“Il dubbio è l’inizio della conoscenza.” (Cartesio)
“Il Dubbio”, titolo del convegno, è la Chiave per Scoprire Nuovi Orizzonti, sfida il pensiero ed apre la mente. Il dubbio è l’arma più potente per difendere la libertà di pensiero……………………………………
La pandemia ha portato ad una serie di decisioni politiche e giuridiche che hanno avuto un impatto profondo sulla nostra società. Nel Convegno che si è tenuto nella Sala delle Battaglie presso il Tribunale di Foggia il giorno 6 dicembre 2024, si è cerato di analizzare ed esaminare con attenzione un filo conduttore che hanno seguito i relatori e che unisce la storia, la sanità e la costituzione, e la libertà di stampa, affrontando le questioni più cruciali che hanno contribuito alla gestione della pandemia con i seguenti relatori:
GIOVANNI CIANTI, ( )con un’indagine tra storia cultura e identità, ha analizzato i fatti storici e interpretazioni antropologiche per raccontare il cammino degli Askenaziti, nel contesto europeo e mondiale.
DANIELE TRABUCCO, (Professore associato di Diritto Costituzionale Italiano e comparato e Dottrina dello Stato c/o Libera Accademia degli Studi di Bellinzona /UNIB – Centro Studi Superiore INDEF. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico)
MARIA GRAZIA DONDINI, (Medico di medicina generale, naturopata, fisioterapista) con un intervento sulle conseguenze mediche degli ultimi quattro anni di pandemia da Covid-19.
MILENA PUGNALONI , (Vice Segretaria Nazionale del C.O.S.A.P.), che partecipa con un intervento istituzionale.
CIRO SCOGNAMIGLIO, (Direttivo CONSTITUTIO ITALIA a.p.s.) che è intervenuto con un contributo sulle tematiche Costituzionali legate al tema dell’incontro.
PIERO ANGELO de RUVO, (editorialista di GOSPA NEWS) dove potrà condividere i dati raccolti sulla libertà di stampa e le varie interviste, a Virologi, professori universitari e ricercatori, relative al COVID-19 ed ai vaccini imposti ai lavoratori.
Durante l’emergenza Covid-19, si è assistito a uno stravolgimento senza precedenti dei principi costituzionali, con decisioni che hanno limitato diritti fondamentali in nome della sicurezza collettiva. Uno degli aspetti più inquietanti è stato lo smantellamento di un principio cardine della medicina, ovvero “prevenire è meglio che curare”, scegliendo la cura al posto della prevenzione. L’approccio tradizionale alla salute è stato sostituito dalla logica della “Tachipirina e vigile attesa”, una scelta politica che ha impedito diagnosi tempestive e cure adeguate, favorendo invece l’attesa passiva, spesso aggravando la condizione di salute dei pazienti. La salute è stata trattata come una mera gestione dei sintomi, senza un intervento proattivo. Questi eventi hanno messo alla prova il rapporto con la libertà, la giustizia e il diritto alla salute.
Ma quali sono state le reali conseguenze di queste scelte? Quanto il pensiero unico imposto dalla narrazione pandemica ha influenzato la nostra vita e la nostra capacità di scegliere?
“Il Dubbio” ha esplorato questi ed altri temi, affrontando le ombre dietro le scelte mediche, eventualmente influenzate dai poteri forti e da interessi economici di grandi lobbye farmaceutiche.
Il convegno ha visto anche la partecipazione attiva dei convenuti in sala. Un punto di ripartenza sociale ed istituzionale al fine di ricucire saldamente quella rottura e quella sfiducia che la Pandemia ha prodotto nel tessuto sociale.